Fonte dell'amicizia

Posts written by dani@la

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    Rihanna si allena, nuova campagna Puma
    Brand lancia video e immagini di Train for faster per Ignite Xt



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    Puma lancia Train for faster, la nuova campagna che vede protagonista la pop star Rihanna. Il brand ha affidato alla cantante 27enne l'interpretazione della nuova collezione Training A/I, realizzata appositamente per le attività ad alta intensità. 'Perché allenarsi?', obiettivo primario della campagna, è il tema che stimola tutti gli atleti e i team, di qualsiasi sport ed età, ad allenarsi con maggiore energia e positività. Nel film Rihanna indossa la scarpa tecnologica Ignite Xt.




    www.ansa.it/sito/notizie/cultura/mo...b5953725d9.html
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    I capelli bianchi proprio non vuoi vederli sulla tua testa? Ecco come fare per eliminarli senza tinte né prodotti chimici. Tutto naturale e semplice, si fa così


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    I capelli bianchi sono un problema? Ecco come fare per contrastarli senza tinte e prodotti chimici. Per prima cosa curare l’alimentazione: inserire nella dieta quotidiana alimenti ricchi di vitamina B e ferro che eviteranno l'abbassamento del livello di melanina, una delle principali responsabili dei capelli bianchi. Provate poi con tisane rilassanti e cibi che combattono l’ansia: lo stress è infati un grande nemico dei capelli. Se il problema, se così si può chiamare, è invece uscito alla luce del sole, meglio utilizzare infusi a base di salvia, rosmarino e tè da utilizzare dopo la shampoo per qualche settimana. In alternativa, per scurire i capelli, provate miscelando tre cucchiai di polvere di cacao, tre cucchiai di miele applicando poi il composto lasciandolo in posa per mezz'ora prima di risciacquare. Se neanche questo vi convince, provate con un infuso di the nero... Ripetete il trattamento una volta la settimane e vedrete…





    www.caffeinamagazine.it/beauty/2342...lice-si-fa-cosi
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    Michael Kruger ospite Poesia festival
    Oltre 40 appuntamenti nei borghi storici di Unione Castelli



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    Oltre 40 appuntamenti, tutti gratuiti, con la poesia italiana e internazionale. L'11/a edizione del Poesia festival dal 24 al 27 settembre invaderà o borghi storici dell'Unione Terre di castelli, nel Modenese. Ci saranno alcuni dei maggiori autori contemporanei, come i poeti Franco Loi, Umberto Fiori, Aldo Nove e Milo De Angelis e Livia Candiani, mentre l'ospite internazionale quest'anno sarà il poeta tedesco Michael Kruger protagonista sabato alla sala dei Contrari a Vignola.





    www.ansa.it/sito/notizie/cultura/li...c798c3e3a7.html
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    Tutto esaurito a Festival Franciacorta, 25mila visitatori
    Chef Oldani star alla Guido Berlucchi di Borgonato


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    La sesta edizione del Festival Franciacorta in cantina ha registrato il tutto esaurito per il weekend, con l'affluenza record di 25mila visitatori nelle 68 cantine coinvolte.
    In particolare 'sold out' le visite in cantina e le degustazioni nell'azienda Guido Berlucchi di Borgonato dove Arturo Ziliani, enologo e amministratore delegato del gruppo lanciato negli anni Sessanta da Guido Berlucchi e suo padre Franco, ha guidato le degustazioni a gruppi di winelover giunti da Tutta Italia. 1100 visitatori in due giorni sono andati alla scoperta delle cantine dell'azienda che ha segnato la storia dell'enologia italiana producendo nel 1961 la prima bottiglia di Pinot di Franciacorta per dar vita al sogno di papà Ziliani di produrre 'bollicine alla francese'. I figli di Ziliani, oltre ad Arturo, Paolo e Cristina, proseguono la storia di successo e hanno dato vita alla linea Palazzo Lana (dal nome dello storico palazzo dove ha sede l'azienda), Franciacorta Riserve create nelle annate di eccellenze. Il prossimo debutto sarà Palazzo Lana Extreme 2007, in commercio tra qualche mese e già pluripremiato nelle maggiori rassegne del settore.
    Appuntamento clou nella due giorni del Festival a Palazzo Lana è stato 'l'aperitivo pop' con cui lo chef Davide Oldani ha deliziato i palati dei visitatori nello splendido cortile del palazzo signorile. Le proposte di Oldani sono state abbinate a Berlucchi '61 Brut, Berlucchi '61 Satèn e Berlucchi '61 Rosé.
    Oldani ama molto la "bollicina", è il vino che più lo rappresenta: "Lo trovo in perfetta sintonia con il mio modo di vedere il bere: suscita allegria e sa coinvolgere sia l'olfatto che il gusto, movimentando intanto il palato con la sua texture. E poi il Franciacorta è un prodotto italiano…".
    Per Cristina Ziliani, responsabile della comunicazione Guido Berlucchi e ideatrice dell'evento, "abbiamo avvicinato il pubblico al Franciacorta attraverso l'incontro con lo stile fresco e autentico di un grande interprete della cucina italiana contemporanea.





    http://www.ansa.it/canale_terraegusto/noti...ec5a2c98e0.html
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    Volkswagen ammette violazioni eco-norme, crolla in borsa


    A.d ammette e si scusa. Titolo a -17%. Usa avviano azione penale


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    L'eco-scandalo Volkswagen si allarga a macchia d'olio e, dopo gli Usa, anche l'Europa vuole chiarezza e corre ai ripari e, a partire dall'Italia, comincia ad avviare inchieste e pensa a misure analoghe a quelle americane come lo stop alle vendite. Il software che 'bara' sulle emissioni auto è su 11 milioni di auto in tutto il mondo e non solo su modelli Vw, ha ammesso la casa tedesca, pur assicurando che le nuove euro 6 diesel vendute in Ue sono 'in regola'. Mentre le associazioni dei consumatori sono in rivolta, la Commissione Ue, che non ha poteri per aprire un'inchiesta europea, chiede il rispetto delle norme e agli stati membri di vigilare, ricordando che già dal 2016 saranno in vigore nuovi test su strada per le emissioni.

    "Dobbiamo andare sino in fondo", ha promesso Bruxelles, precisando che, date le indagini tuttora in corso sia negli Usa che in Germania, per ora "è prematuro" dire se in Europa siano necessarie "misure immediate di sorveglianza specifiche". "Per il bene dei consumatori e l'ambiente, abbiamo bisogno della certezza che l'industria rispetti in modo scrupoloso i limiti delle emissioni", ha avvertito la portavoce al mercato interno Lucia Caudet, "abbiamo preso la questione molto sul serio".

    A chiedere subito un'inchiesta Ue è stato il ministro dell'economia francese Michel Sapin, ma anche i consumatori europei del Beuc. Sebbene sia la Commissione a fissare le regole su procedure di controllo e limiti delle emissioni, è però competenza degli stati membri applicarle e compiere le verifiche necessarie. Da qui l'invito rivolto da Bruxelles alle autorità nazionali di omologazione a "essere particolarmente vigili e rigorose", e la convocazione immediata di una riunione straordinaria a inizio ottobre. Va quindi in questa direzione la decisione dell'Italia presa dal ministero dei trasporti di avviare un'indagine, interpellando sia l'omologatore tedesco Kba che Volkswagen, e di chiedere chiarimenti da parte del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

    Con la richiesta, "qualora necessario", di "assumere analoghe iniziative già intraprese per il mercato americano" quali il blocco delle vendite e il ritiro dei veicoli già commercializzati "anche a tutela dei consumatori italiani". Le verifiche, ha in ogni caso assicurato il sottosegretario Claudio De Vincenti, saranno fatte "in tempi rapidi". Intanto anche il ministro dell'ambiente francese Segolène Royal ha annunciato l'apertura di una "inchiesta approfondita" su Volkswagen, chiedendo pure "ai costruttori nazionali di verificare che tali atti non avvengano in Francia".

    E persino la Corea del Sud ha avviato un'indagine sulle auto diesel Vw. Le associazioni dei consumatori, da Beuc ad Adiconsum, con Altroconsumo che ha già portato il gigante auto tedesco in tribunale per i dati fuorvianti sul consumo di benzina, chiedono test su strada anziché in laboratorio sulle emissioni auto. La Commissione Ue ha ricordato che già dal primo gennaio 2016 entreranno in vigore proprio i nuovi test su strada. Anche senza incorrere in una frode, ci possono essere discrepanze sostanziali con i valori delle emissioni riscontrati in laboratorio.





    http://www.ansa.it/canale_motori/notizie/i...34b89a2813.html
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    Nelle vie di Bordeaux con Hervé Le Corre
    Un commissario torturatore, due vite sconvolte dal nazismo, una vendetta che si intreccia con il massacro algerino


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    Hervé Le Corre «Dopo la guerra» Edizioni E/O pp. 515, € 18



    Il commissario si chiama Albert Darlac. È un personaggio orribile, venuto fuori dalle fogne del collaborazionismo più truce, passato incolume attraverso le maglie dell’epurazione e rimasto a fare danni nella Bordeaux di fine anni Cinquanta, una città pesantemente segnata dalla guerra e dai crimini nazisti.



    Se l’è inventato Hervé Le Corre, autore di noir ancora poco conosciuto da noi, ma già vincitore dei maggiori premi francesi riservati al polar con i suoi non numerosi romanzi, scritti nel tempo che gli avanza dalla professione di insegnante. Il lettore italiano appassionato del genere ha già avuto modo di apprezzarlo in Nero è il mio cuore (Piemme, 2012). Ora e/o manda in libreria quello che è considerato dai critici il suo capolavoro, insignito del prix du polar européen 2014.



    Dopo la guerra si apre con una scena dura, molto. Darlac tortura un malcapitato con metodi appresi dalle SS. È una soglia che è necessario varcare per poter soppesare il macigno della vendetta destinato a scaricarglisi addosso nel corso del romanzo.



    Gli altri due perni della vicenda sono un ventenne di nome Daniel, apprendista meccanico, malinconico di carattere e appassionato di cinema, tanto che si è costruito con un metro pieghevole un piccolo riquadro rettangolare che tiene in tasca e spesso guarda la gente e le cose attraverso quegli angoli retti in modo da inquadrare quello che vede. Daniel è orfano, i suoi genitori sono stati inghiottiti dai campi di sterminio, lui aveva pochi anni quando glieli portarono via. È stato adottato da una coppia che lo ama come un figlio e che accudisce teneramente il suo sordo dolore. Il destino lo strappa anche da questi affetti per proiettarlo insieme a tanti suoi coetanei nel cuore arroventato del massacro algerino.



    Ma poi c’è André Vaillant, il più denso dei tre personaggi. Il suo è un nome falso. Tornato a Bordeaux dopo quindici anni, sopravvissuto all’inferno del lager, ha uno scopo preciso: farla pagare a chi lo condannò a morte insieme alla moglie Olga. Lei non ce l’ha fatta, lui la deve vendicare. Appena arrivato in città porta la moto ad aggiustare nel garage in cui lavora Daniel. Ed ecco che il meccanismo romanzesco è innescato. Per scoprire chi sarà il gatto e chi il topo bisogna leggere fino all’ultima riga.



    L’idea della vicenda è venuta all’autore sentendo la testimonianza di un ex resistente, Michel Slitinski, che fu porta-parola della parte civile nel processo contro Maurice Papon, segretario generale della Prefettura della Gironda durante il regime di Vichy, responsabile della deportazione di 1690 ebrei. Le Corre lo aveva invitato nel suo liceo a parlare con gli studenti della sua esperienza e lui aveva raccontato di quando, scendendo da un autobus, aveva urtato con la spalla un poliziotto nel quale aveva riconosciuto colui che tanti anni prima aveva arrestato suo padre, poi morto a Auschwitz.



    Il romanzo di Le Corre, in effetti, va oltre i confini del noir classico. I capitoli sulla guerra d’Algeria e quelli in prima persona, stralci del diario di André, memoria della deportazione e della sopravvivenza, lo allargano a un orizzonte diverso. La sua scrittura, resa con efficacia nella traduzione di Alberto Bracci Testasecca, è del resto anch’essa un’invenzione. Le Corre non attinge, come spesso fanno gli autori di noir, al gergo. S’impenna senza remore nelle scene violente, al limite del sopportabile, ma con altrettanta forza sonda le profondità del dolore – e dell’amore – diventando poesia. Non è un caso: i suoi riferimenti sono da un lato Manchette, un maestro del genere, ma dall’altro Lautréamont, i suoi Canti. Omaggio esplicito al poeta della crudeltà, Le Corre l’ha reso con L’homme aux lèvres de saphir, il cui protagonista è un assassino che nella primavera del 1870 copiava i crimini di Maldoror.




    http://www.lastampa.it/2015/09/22/cultura/...VDM/pagina.html
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    Balo trascina il Milan: vittoria (sofferta) a Udine

    Nell’anticipo della quinta giornata dominio rossonero nel primo tempo, poi nella ripresa si svegliano i bianconeri: finisce 2-3. L’attaccante ritrova il gol


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    Mario Balotelli dopo il gol al 5’ del primo tempo



    Il Milan sbanca il Friuli, grazie a un primo tempo praticamente perfetto. Le reti di Balotelli, Bonaventura e Cristian Zapata, in 45’ di gioco, sono sufficienti ad assicurare i tre punti alla squadra di Sinisa Mihajlovic, sebbene con qualche sofferenza di troppo nella ripresa. La rimonta tentata nella ripresa dall’undici di Colantuono non riesce. L’Udinese si sveglia troppo tardi. L’innesto di Duvan Zapata, assist e gol, non basta a evitare la quarta sconfitta consecutiva.



    Balotelli sì. Balotelli forse. Il suo impiego dal primo minuto nella gara del Friuli ha animato il prepartita di Udinese-Milan perché quando ormai sembrava certo che Mihajlovic avesse deciso di farlo partire titolare per la prima volta nella sua seconda avventura in rossonero, ci ha pensato qualche problemino fisico a rialimentare i dubbi sul suo utilizzo. Dubbi sciolti a meno di mezz’ora dal fischio d’inizio del match con la diffusione delle formazioni ufficiali. Balotelli è nell’undici, a fare coppia con Bacca in attacco nel 4-3-1-2 disegnato da Mihajlovic. E risponde subito presente. Neanche 5’ di gioco e si confeziona subito il vantaggio. Prima si prende una punizione dal limite dell’area di rigore, da posizione defilata sulla sinistra. E poi la pennella nel sette della porta difesa da Karnezis, che non fa altro che guardare la palla finire in fondo al sacco. Il primo tempo è tutto del Milan. L’avvio del Diavolo è fulminante. Dopo appena 10’ di gioco la squadra di Sinisa Mihajlovic è già in doppio vantaggio. Al gol di Balotelli, replica non più tardi di 5’ Bonaventura con uno stop in area e piatto sinistro nell’angolino opposto, su un assist perfetto di Montolivo, sempre pronto a dettare le geometrie di gioco.



    Udinese non pervenuta. La squadra di Colantuono, costretto a rinunciare all’ultimo anche a Danilo, sofferente a causa di una contusione, sembra in balia completa dei rossoneri. Tanti passaggi sbagliati, poche idee di gioco e praticamente nessuna occasione. A darle quello che potrebbe sembrare il colpo di grazia, ci pensa Zapata nel primo dei due minuti di recupero concessi dal direttore di gara, appostato sul secondo palo, pronto a deviare in rete il cross di Bonaventura. Ma la gara è tutt’altro che virtualmente chiusa. Colantuono prova a giocarsi il tutto e per tutto.



    Nell’intervallo lascia negli spogliatoi Piris e manda in campo al suo posto un attaccante, Duvan Zapata, per dare una veste più offensiva alla sua squadra, che si dispone in campo con un 4-3-3. Si intuisce subito che qualcosa è cambiato. È il 7’ della ripresa quando parte dal piede del colombiano il tentativo di rimonta friulano. Duvan Zapata fa partire un cross dalla sinistra. Bruno Fernandes prolunga il pallone per la botta di Badu che sorprende Diego Lopez. Al 13’ è proprio lui ad accorciare ancora le distanze, sul secondo palo, sul cross di Thereau, bravo a liberarsi della difesa rossonera sulla sinistra. Costretto a privarsi subito in avvio di ripresa di Calabria, Mihajlovic prova a dare maggiore consistenza alla sua squadra con la staffetta Honda-Poli e Bacca-Luiz Adriano. Ma il Milan rimane solo la brutta copia di quello visto nella prima frazione di gara. Tiene comunque abbastanza per evitare il terzo gol dell’Udinese.





    www.lastampa.it/2015/09/22/sport/ca...GTP/pagina.html
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    Orto a settembre: erbacce, tutori e verdure a foglia


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    Prendersi cura dell’orto a settembre è sfiancante ma da un certo punto di vista soddisfacente. Vi è bisogno di ripulire il terreno e spesso mettere su i tutori per le nuove piante che trapianteremo, ma al contempo vi sono ancora delle coltivazioni estive da raccogliere e verdure a foglia da piantare.

    Terreno ed erbacce

    A settembre è come se vi fosse un effettivo rinnovamento dell’orto grazie ai differenti ortaggi che vengono piantati o seminati. Ma affinché tutto ciò avvenga è necessario ripulire e lavorare il terreno. La prima cosa da fare è eliminare le erbacce e tutte quelle piante infestanti che rischiano di togliere il nutrimento agli ortaggi che si ha intenzione di piantare. Se necessario a seconda della tipologia di terreno una piccola aggiunta di letame prima del rivoltamento delle zolle fatto con una zappa o con una motozappa può essere consigliato.
    Tutori

    Se avete degli ortaggi rampicanti che hanno bisogno di un sostegno è bene che lavoriate in anticipo su questo punto, non trovandovi all’ultimo momento e magari in condizioni atmosferiche impossibili a montare sul vostro terreno i sostegni adatti. Basta davvero poco per far si che molte coltivazioni si sviluppino in maniera adeguata.
    Verdure a foglia

    Se proprio non si vuole tenere conto del possibile trapianto di radicchio che si potrebbe aver coltivato in semenzaio fino a questo mese, quel che di certo non si può ignorare è che in quanto a semina, settembre è perfetto per piante come la rucola, gli spinaci, la valerianella, tutte le cicorie e tutte le lattughe da taglio.





    http://www.pollicegreen.com/orto-settembre...e-foglia/34804/
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    fantastica!!!1
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    speriamo porti a qualcosa di veramente serio e utile!!!
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    bella...dolce...tenera....e fortunata!!!!!!
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    mamme con bimbi....ma ste donne ci penseranno mai che un giorno anche i propri figli potrebbero farne uso e morire????'
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    Dopo 12 anni Belle sente per la prima volta il calore del sole sul proprio pelo


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    Belle è un chihuahua di 15 anni, che ne ha vissuti dodici dentro ad un allevamento portoghese. I suoi giorni trascorrevano in una piccola gabbia, e il suo unico «compito» nella vita era quello di partorire cuccioli, che le venivano immediatamente tolti per essere venduti ad alcuni negozi di animali del Portogallo. Questo copione si è ripetuto per 12 anni, nei quali lei non ha mai visto la luce del sole né ricevuto una carezza umana, fino a quando nel 2010 la «Bianca Associado», un’associazione locale che si occupa della tutela degli animali, ha fatto un raid nell’allevamento. E l’ha salvata.

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    Il suo corpo era pieno di parassiti e aveva un glaucoma nell’occhio sinistro. Aveva bisogno di cure veterinarie e molto affetto, insieme al coraggio di superare i traumi di una vita trascorsa nelle gabbie della struttura dov’era stata imprigionata. Non è stato semplice trovare una famiglia che la volesse, eppure una coppia ha scelto di adottare proprio lei.

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    Oggi Belle vive nei Paesi Bassi, insieme ad Irene e a suo marito, ad un cane e due cavalli. Qui ha esplorato per la prima volta le spiagge e il mare, scoprendo il significato della parola «libertà». «Cani come Belle vengono sempre visti come animali tristi o patetici - dice Irene, la proprietaria -. Al contrario, lei può vivere e percepire il mondo esattamente come i suoi simili».



    Nonostante i problemi di salute del chihuahua, che ha perso la vista nell’occhio sinistro e non ha più neanche il destro, il suo legame con la proprietaria si sta rafforzando giorno dopo giorno. «La cecità non ha tolto a Belle la forza di godersi la spensieratezza che merita - dice Irene, che ha dipinto anche un ritratto della sua cagnolina preferita -. Ha il pelo per sentire l’oceano, come le orecchie per ascoltare la nostra voce». E il naso per annusare il suo cibo preferito: i cetrioli.




    www.lastampa.it/2015/09/21/societa/...0mM/pagina.html
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